LBF Techfind Playoff 2025 SF G4: La Molisana Magnolia Campobasso cede di misura, dopo una vera e propria battaglia, all’Umana Reyer Venezia, che vola in finale

La vittoria sofferta e combattuta della Reyer Venezia in trasferta contro Campobasso, che le consente di accedere alla finale scudetto, confermando la solidità della squadra e la sua imbattibilità fuori casa, in una serie estremamente equilibrata.

SENIOR FEMMINILI

Salvatore Lo Magno, Marco Simone Cannizzaro

4/26/20255 min read

Dopo la vittoria all’overtime di 48 ore prima, l'Umana Reyer Venezia viola ancora la Molisana Arena, battendo le padrone di casa della Magnolia Campobasso, mantiene l'imbattibilità esterna stagionale all'interno dei confini nazionali e vola in finale scudetto.

Le 2 squadre si affrontavano per la sesta volta in stagione e per la quinta è saltato il fattore campo (unico successo interno quello in gara 1 delle campionesse in carica). Inoltre, a testimonianza del grande equilibrio, nessuna delle 2 si è mai imposta con un vantaggio in doppia cifra.

Paradossalmente sia le campobassane che le veneziane avevano più pressione in gara 3 che non in gara 4: la squadra di coach Andrea Mazzon ora aveva la certezza, nella peggiore delle ipotesi, di tornare al Taliercio; quella di coach Mimmo Sabatelli, anziché l'ambizione di provare a chiudere i conti, doveva mostrare la resilienza, per non soccombere.

Se il terzo atto della serie era stato il più prolifico dei 5 precedenti (già nei 40 minuti), in questo caso “le polveri sono state bagnatissime”.

Basti pensare che nei primi 20 minuti le 2 squadre messe assieme hanno segnato la miseria di 45 punti (23-22), non realizzando alcuna tripla. La tensione e le ottime fasi difensive hanno creato problemi ad entrambi gli attacchi.

L'agonismo è stato palpabile per tutti e 40 i minuti, sia per quanto riguarda le esterne, aggressive al punto giusto, che sotto le plance, dove “se le davano di santa ragione”.

Stavolta sono state le venete a fare l'andatura nell'ultimo quarto. Gli ultimi infiniti 8 secondi meritano un capitolo a parte.

Il 2/2 dalla lunetta di Matilde Villa sembrava avesse fatto scorrere i titoli di coda sul match e sulla serie.

Le campionesse in carica, in realtà, non potevano stare tranquille neanche sul +5.

Martina Kacerik, senza che avesse grande senso dell'orientamento, ha sparato la tripla del -2 in men che non si dica.

Questo era il momento delle scelte, e a fallo di qua è seguito fallo di là.

L'uno su due di Awak Kuier dalla linea di carità non aveva portato, infatti, al doppio possesso di vantaggio le venete.

Sul +3 le campionesse in carica hanno deciso di commettere fallo immediatamente, onde evitare di concedere la tripla del potenziale pareggio.

Anche Pallas Kunaiyi-Akpanah doveva scegliere se provare a realizzare entrambi i liberi o sbagliare il secondo e puntare al rimbalzo. Il 2/2 ha portato Lisa Berkani in lunetta, sul +1, ma qui è arrivato un errore e una segnatura.

La penetrazione finale di Que Morrison, che sarebbe potuta valere l'overtime, non è andata a buon fine.

In un contesto del genere anche l'arbitraggio ha avuto un ruolo tutt'altro che marginale. Ogni fischio, o mancato fischio, risultava pesantissimo.

Le lamentele di chi ha visto scivolare via la qualificazione, ovviamente anche a partita finita, sono state maggiori di quelle di chi pensava a fare festa. La curiosità è che il 59-61 finale è lo stesso identico risultato di gara 2, al Taliercio, a favore delle molisane.

L'Umana Reyer Venezia, come lo scorso anno, in cui trionfò, se la vedrà nell'ultimo atto col Famila Wuber Schio.

La squadra di coach Mimmo Sabatelli esce a testa alta e consapevole di aver ridotto il gap nei confronti delle veneziane (le scledensi, sarà per le 15 finali consecutive raggiunte, sembrano ancora un passo avanti).

LE PAGELLE

ZIEMBORSKA Aleksandra 5: è stata deludente la sua prova. Ci si aspettava, anche se il minutaggio è stato piuttosto risicato, qualche effetto speciale in più. Invece, se possibile, è arrivato qualche errore di troppo.

KUNAIYI Pallas 7,5: ha prodotto l'ennesima doppia doppia stagionale. Sotto canestro ha dato battaglia a Lorela Cubaj e ad Awak Kuier.

KACERIK Martina 7: ha fatto molto lavoro sporco sulle piccole avversarie. In attacco quella magia, l'unico canestro realizzato, ha dato qualche secondo di speranza e di ossigeno in più alla propria squadra.

TRIMBOLI Stefania 6,5: pur non essendo particolarmente appariscente, nel complesso, è stata piuttosto “pulita” la sua partita. Da citare una tripla dall'alto coefficiente di difficoltà alla fine del terzo periodo di gioco.

MELDERE Laura 7: è riuscita a realizzare dal perimetro ed è stata molto reattiva e competitiva sotto le plance. E di là non c'erano mica “pizza e fichi”. Da ex, aveva motivazioni particolari.

QUINONEZ Blanca 6: si è limitata a fare il compitino. Qualche buona giocata c'è anche stata, ma lei ha il talento, la fisicità e la velocità per fare meglio di così e, soprattutto, per essere più continua nell'arco dei 40 minuti.

SCALIA Sara 5: non è riuscita a mostrare le grandi capacità balistiche di cui è dotata. In difesa ha lasciato un po' a desiderare, ma è fuori dalla sua zona comfort, e ci sta. Sull'altra metà del campo anche no.

MADERA Sara 6: ha sofferto e ballato un po' troppo dietro. In avanti ha trovato delle buone realizzazioni, ma non ha sprigionato il suo potenziale all'ennesima potenza. Lei, ex del match, stasera si è fatta rimpiangere un po' meno di altre volte.

MORRISON Que 6,5: era partita alla grande, con accelerazioni ed idee geniali. In difesa è stata, come sempre, un fattore. Ha avuto la possibilità di portare la gara all'overtime e non ci è andata lontana. Aveva giocato peggio l'ultimo possesso dei regolamentari in gara 3.

GIACCHETTI Emma s.v.

BERKANI Lisa 7,5: era in modalità On. È stata lei a trovare il primo canestro dal perimetro del match, al minuto 23. Poi è riuscita a cavalcare l'onda e ha mostrato sprazzi di talento puro. Purtroppo, per lei e per la squadra, non è sempre così centrata e così concentrata.

SMALLS Kamiah 6: ha avuto più sussulti nella gara precedente, ma nell'ultimo periodo ha catturato dei rimbalzi offensivi di vitale importanza per la propria squadra. Anche in difesa è riuscita a tenere botta.

VILLA Matilde 7: ha mostrato dei colpi da campionessa. Ha poco più di vent'anni, ma il mondo intero cestistico ha imparato già da tempo a conoscere il suo valore. Ha ancora, e sembra incredibile, dei margini di miglioramento.

PAN Francesca 5,5: a parte la tripla messa a segno, non è stata la sua migliore versione. È una tiratrice, ma ha avuto delle difficoltà. Ha i mezzi, e lo ha dimostrato, per essere determinante nella finale prossima.

CUBAJ Lorela 6,5: ha fatto a sportellate sotto canestro contro avversarie di indubbio valore. In questa stagione ha dimostrato pure di poter essere più prolifica di così. Alcuni movimenti ce li ha naturali.

FASSINA Martina 6: ha fatto il classico compitino. Si è data da fare, per quello che ha potuto. Non è stata di certo trascendentale, ma ha lottato e, anche in fase di rimbalzo, non si è risparmiata.

SANTUCCI Mariella 5: ha fatto un paio di passi indietro rispetto a mercoledì. Non ha neanche giocato male, forse, ma è stata piuttosto anonima. Lei di talento ne ha da vendere. Deve ritrovare solo un po' di continuità in più.

MOMPREMIER Beatrice 5: ha giocato poco, ma la prestazione ha dato ragione al coach. Il minutaggio se lo deve guadagnare, e non giocando così. Certo è che, probabilmente, non ha avuto neanche il tempo per entrare in ritmo.

KUIER Awak 7: non è che sia stata dominante, ma ha fatto intravedere sprazzi di talento. A livello fisico è straripante, e lo ha mostrato in parte. In finale dovrebbe essere uno dei fattori in grado di spostare gli equilibri.

NICOLODI Giuditta s.v.

Si ringrazia Maurizio Silla per il materiale fotografico e Marco Simone per l'editing dell'articolo.

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Salvatore Lo Magno